FANTIC MOTOR Mik 26 Caballero 50 Regolarità Casa – 1980

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Storia del restauro di un Fantic Caballero

Decisi di acquistare questo Fantic Caballero nell’Ottobre del 2016, dopo aver visitato l’annuale fiera “Mostra Scambio Auto Bici e Moto d’ Epoca e Ricambi” di Malpensa Fiere.

E’ sempre stato uno dei ciclomotori che sin da ragazzino avrei voluto possedere, ma è stato l’amico Michele a convincermi e così, ecco che, con circa 30 anni di ritardo, in pochi giorni ci organizziamo per il suo ritiro con il furgoncino.

Il mezzo, accompagnato dal suo storico ed originale libretto di circolazione “al portatore”, rilasciato dall’ufficio provinciale della Motorizzazione di Como, riporta come data di immatricolazione Febbraio 1980 ed è stato prodotto da FANTIC MOTOR SpA Barzago (CO) come modello TX 190 – ma semplicemente conosciuto come “il Caballero” o Mik26 – ha cilindrata 49,6 cc, una potenza di 1,25 cv ed una massa di 70Kg.

In particolare il modello in questione è il “MIK26 Regolarità Casa 1980”, immatricolato secondo le specifiche “codice” ovvero utilizzabile da ragazzi di almeno 14 anni e con potenza massima di 1,5cv e velocità massima di 40km/h.

Ufficialmente il libretto non riporta le misure degli pneumatici ed il modello del carburatore, che però da codice, è il Dell’Orto SHA 14/12, il quale, unito alla strozzatura al collettore di scarico, “garantisce” i 1,25cv! Questo sarà fonte di “conversazione” durante la sua prima revisione… ma di questo ne parleremo più avanti.

Converting a SHELLY 2.5 into a 2 dry contacts switch

A guided DIY procedure to get a 220V powered smart switch with 2 independent dry contacts.

A brand new Shelly 2.5

My issue was around the lack of smart switches on the market, powered by the common 110V/220V and able to simply open or close a contact. Most of the smart switches provide the ability to control power at the output, so powering on and off a common device, but almost none can simply control the open/close status, working with the main 220V. This kind of contact is called “dry contact” since the two pins of the contact are at the same voltage level.
Someone already made some modification to the well-known Itead / Sonoff Basic switch to work in dry mode, but this smart switch has an only relay onboard.
My idea was modifying a Shelly 2.5 smart switch which has 2 controllable relays in a small package form. As a plus the Shelly 2.5 has an onboard ability to measure its internal temperature, very helpful when installed into common wall switch small boxes.
I have reverse-engineered a Shelly 2.5 and this is my DIY guide.

Do it under your own responsibility, take care, high voltage is dangerous! I cannot guarantee any positive results, anyway.

Let’s start tearing down the Shelly. To achieve this you need a small screwdriver to lever on the lower part of the case.

Then moving the screwdriver around the perimeter you will be able to remove the lower cover.

Pay attention! The other part of the cover hosts the wi-fi antenna and its cable! Disconnect the cable from the board then remove the cover.

At this point we need to start desoldering some parts from the board. Have a look at the board itself and you’ll see that the two relays are soldered to a piggyback board which is then soldered to to main one. To reach this small board with the two relays, we need first to remove the screws terminal block.

FANTIC MOTOR Trial 50 – 1979

Il restauro del FM330 Fantic Trial 50

“Two is megli che uan” e questo è ancora più vero quando si parla di Fantic e cosi a Ottobre 2017 è arrivato il momento di dare una compagna al Mik26 che solo non voleva più stare.

Terminata la ricerca sui vari siti specializzati e non, mi imbatto nella descrizione di un Fantic Trial 50 dichiarato fine anno 1978 (?), completo e funzionante. E così assieme a Michele e il furgoncino si parte in direzione di una provincia Lombarda.

Il luogo è chiaramente di campagna, un reticolo di viette e villette, a fatica dopo qualche inversione di marcia arriviamo al civico a cui però c’è una villetta in costruzione o ristrutturazione e cumuli di materiali accatastati ovunque in quello che prima era, forse, un giardino. “Abbiamo sbagliato” dico io e ci fermiamo per chiedere indicazioni ad un passante. Nel frattempo dal primo piano si affaccia, da una balaustra in costruzione una gentile signora. “State cercando mio marito XYZ? Arriva subito, entrate”. ” Si, ci ha avvisato che era di ritorno”, parcheggiamo e scendiamo.

La signora ci indica, dietro ad alcuni profilati ed ad altri oggetti, il Trial, dicendo di non intendersene, ma che potevamo tranquillamente visionarlo. “Torno tra poco, fate pure”. Ci guardiamo stupefatti. E’ il momento di scattare la foto sopra.