FANTIC MOTOR Trial 50 – 1979

La prima impressione non è stata delle migliori. Devo ammetterlo. Ma tutto sommato cercavo proprio qualcosa di economico su cui mettere le mani, per riprovare la sensazione di riportare alla luce del sole qualcosa che, diversamente, sarebbe finita in discarica. Dopo un po’ ritorna la signora e da li a poco arriva il marito su un furgoncino, accompagnato dal figlio sui 10 anni. Ci accoglie e ci racconta del Fantic dicendo di averlo preso 20 anni circa prima e di non usarlo più da un po’ ormai. La sua passione sono le Vespa, dice di avere una quarantina di modelli.

Dopo averla visionata è il momento di avviarla. Secondo noi, non si era neppure premurato di provarla prima, nel serbatoio forse un dito o due di miscela. Ancora con benzina ROSSA. Comunque dopo qualche pedivellata, si avvia, anche se non gira benissimo. “Andate pure a provarla” ci dice e cosi Michele per primo sale, scavalla l’ingresso e parte. E’ il mio turno. La moto strattona, il cambio è duro, fa un fumo pazzesco, ma soprattutto NON FRENA assolutamente.

OK, è il momento di avviare la trattativa: il fanalino posteriore non è il suo bensì di una bicicletta, gli ammortizzatori posteriori non sembrano quelli di serie (scopriremo poi che sono dei Betor montati anche sui Fantic 240 in quegli anni), ma soprattutto uno dei due foderi forcelle è stato riparato con una saldatura fatta sempre in alluminio.

Alla fine ci accordiamo con una riduzione sul prezzo inizialmente richiesto.